Non è un segreto che la sessualità femminile continua ad essere oggi uno dei più grandi tabù della società moderna.
Alcune donne fanno fatica a parlare dell’argomento, ad esplorare loro stesse e a conoscere il proprio corpo e il proprio piacere. Per fortuna, dopo anni di lotte femministe, opere di letteratura e cinematografia che passano l’immagine di una donna sempre più libera e consapevole di sé stessa, alcuni tabù sono iniziati a cadere.
Molti preconcetti, tuttavia, sono ancora difficili da abbattere, e ciò deriva da due fattori principali:
- il primo è risale alla storia delle società occidentali a forte stampo patriarcale, in cui il ruolo della donna era di totale sottomissione all’uomo e, di conseguenza, priva di libertà
- il secondo è, almeno per quanto riguarda l’Italia, la totale assenza dell’istruzione nell’ambito dell’educazione sessuale.
Uno dei motivi per cui le donne hanno sempre parlato poco di sesso è la concezione per cui essere sessualmente attiva, vuol dire essere viste dalla società di cattivo occhio ed etichettate come “poco di buono”. Paradossale è la concezione per cui se una donna non esprime la sua sessualità viene definita come pudica, ma se lo fa il giudizio si capovolge all’estremo opposto, andando a catalogarla come “sgualdrina”; al contrario dell’uomo per cui avere più partner permette di affermare una forte virilità.
Una concezione vecchia come il mondo, ma purtroppo ancora difficile da scardinare.
Autoerotismo: un altro tabù della sessualità femminile
Un altro topic di cui le donne fanno, ancora oggi, fatica a parlare è l’autoerotismo. Le pratiche di masturbazione sembrano, infatti, essere bandite dall’immaginario femminile ma ancora una volta non da quello maschile. Anche in questo caso è paradossale come la donna sia considerata oggetto di desiderio altrui, ma è inconcepibile allo stesso tempo che questa possa provare piacere.
Ma allora come riuscire rompere questi stereotipi? Prima di tutto liberandosi dall’interesse per il giudizio altrui, vivendo la propria vita come liberamente, esplorando il proprio piacere e la propria sessualità e non avendo paura di parlarne.
Un secondo punto essenziale per sconfiggere i pregiudizi è essere i primi ad analizzare il proprio comportamento ed eliminare lo schema mentale che fa giudicare l’altro. Il pregiudizio infatti è insito in ognuno, spesso inconsapevolmente, in quanto la società ci insegna a comportarci in un determinato modo e ci innesca meccanismi di pensiero talmente automatici che spesso e volentieri non ce ne si rende nemmeno conto. Ecco, analizzare il nostro modo di approcciarci all’altro può farci scoprire di essere i primi a perpetrare un comportamento giudicante.
Vivere la propria sessualità a 360 gradi è essenziale per il proprio benessere psicofisico, e pregiudizi e tabù non dovrebbero ostacolare le donne dal vivere nella migliore, più piena, maniera possibile.